Quanti conflitti si sarebbero sgonfiati in un solo passaggio
se solo i contendenti avessero osato definirne i termini”
(Aristotele)

La coordinazione genitoriale è un intervento centrato sul benessere psicofisico di figli di genitori (separati, divorziati o mai sposati) altamente conflittuali e quindi incapaci di prendere per proprio conto decisioni ottimali. Tali decisioni possono includere accordi sull’affidamento, sulle frequentazioni, sui metodi di accudimento dei figli e altre responsabilità.

Il ruolo di un coordinatore genitoriale è quello di aiutare i genitori ad acquisire gli strumenti e le competenze necessarie per esercitare la funzione co-genitoriale in modo indipendente ed efficace e senza la necessità di una supervisione o di un intervento da parte del Tribunale.

Il coordinatore tutela gli interessi dei figli rifacendosi al piano genitoriale, o alle disposizioni sull’affidamento, come previsto dal Tribunale o agli accordi presi tra i genitori.

Il metodo della coordinazione genitoriale ha scopi concreti, visibili e misurabili e non può e non deve sostituire altri interventi professionali – psicoterapia, terapia familiare, supporto pedagogico e educativo, protezione dei minorenni – ai quali si può affiancare.

I genitori possono riconoscere da soli di aver bisogno di aiuto o possono essere indirizzati al coordinatore da i loro avvocati, dal Giudice o da mediatori familiari, ma comunque è necessaria la richiesta esplicita dei genitori.